Il marchio di fabbrica Torrini 1369, una sfida senza fine.
Prima Registrazione nel 1369 a Firenze alla Corporazione dei Corazzai, Chiavaioli e Fabbri.
(Fonte Archivio di Stato di Firenze)
Registrato in era moderna nel 1969/1971 presso UIBM tramite l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi nella classe 14.
Con oltre 650 anni e più di 25 generazioni di esperienza e di conoscenza alle spalle, il marchio di fabbrica Torrini 1369 trascina con sé una fortuna culturale senza paragoni.
Per conoscere il lavoro svolto da Franco Torrini intorno a questo "signum" ultra centenario, si ha oggi la necessità di comprendere l'intenzione artistica, la qualità, la forma, il fatto che i membri del Casato Orafo dei Torrini non hanno mai rinunciato al loro passato, pur continuando a seguire l’evolversi della storia.
Questo non significa affatto che Franco Torrini ha vissuto nel passato di orafo provetto o ha lavorato all'interno di predeterminate barriere. L’identità, l’integrità e la libertà di interpretazione e movimento è una condizione fondamentale per la continuità di ogni impresa di successo. Si tratta quindi dell'equilibrio fra tradizione e innovazione che come appunto impresa ultra centenaria, sia riuscito a dare a questo simbolo uno spazio multiforme e potenzialmente polivalente.
Tuttavia, non si può mai essere compiacenti con il successo in quanto può essere di breve durata. La longevità di un marchio di fabbrica e colui che lo gestisce, si basa fondamentalmente su piccoli ma innovativi aspetti che si delineano nella vita quotidiana.
Franco Torrini è sempre stato avanti rispetto ad altri nella percezione innovativa. Solo una profonda conoscenza delle competenze e della tecnologia, tramandata di generazione in generazione, è in grado di garantire la sopravvivenza di prodotti ben oltre ogni paragone: L’Oro Nativo (inizi del 1900), nel mezzo due guerre mondiali poi i Gioielli Tematici (1969), la Collezione Museale (1971), la linea Maroquinerie (1978), il Copribottone (1982), la Collana Rondelle (1982), l'inversione a sinistra della corona di carica sull’Orologio (1982), l'attenzione per il dettaglio minuto nella confezione dei piccoli oggetti d'Argento (1985), il braccialetto Zero (1987), il Profumo Rinascimentale (2000). Solo alcuni esempi con un loro naturale divenire.
L'impulso a ricercare nuove forme e contenuti. Il coraggio di non necessariamente scegliere il modo più conveniente per portare avanti un’idea, ma sempre applicare l’intrinseca convinzione, senza compromessi, di salvaguardia del principale concetto di qualità che prevale sulla pura quantità, la corretta applicazione della filosofia di un Marchio di Fabbrica che offre reputazione storica a Coloro che lo utilizzano ed all'affezionato pubblico al quale si rivolge. Sia oggi che domani!
Il Negozio Storico Torrini 1369 ha sede dalla fine del 1800 nel centro monumentale di Firenze, proprio in Piazza Duomo. Gestito da Francesca Torrini e dal figlio Guido raccoglie in esclusiva, dopo ...